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Avvio attività di lavanderia a gettoni

Moduli unificati e standardizzati per attività produttive e polizia amministrativa: tutte le informazioni sulla Madia 2 (D.Lgs.222/2016). Scheda aggiornata al 14/11/18 (AUA)

Che cos'è

La lavanderia a gettone consiste nell’attività di noleggio di lavatrici professionali ad acqua ed essiccatoi (asciugatrici) utilizzati esclusivamente dalla clientela, previo acquisto di appositi gettoni da macchine cambiavalute o mezzi analoghi.

Non possono essere effettuati lavaggi a secco, o trattamenti di smacchiatura, stireria ecc, per i quali è necessario ricorrere a personale appartenente all’impresa e, conseguentemente, non è necessaria la presenza di un responsabile tecnico dotato di particolari competenze professionali, richiesto invece per le imprese di tintolavanderia.

Inoltre è vietata la presenza di personale per tutti i tipi di servizi che la legge 22 febbraio 2006, n. 84 e la legge regionale 56/2014, individuano tra le fattispecie di tinto lavanderia, comprese le attività accessorie quali la presa in consegna o la restituzione dei capi.


Requisiti

A chi è rivolto

Chiunque intenda avviare, modificare o trasferire un’attività di lavanderia a gettone o in essa subentrare deve possedere i seguenti requisiti soggettivi e oggettivi:

Requisiti soggettivi

  • Il titolare e, nel caso di associazioni, società, raggruppamenti, tutti i soggetti indicati dall’art. 85 del D.lgs 59/2011 (Codice Leggi Antimafia) non devono essere sottoposti ad una delle cause di divieto, decadenza o sospensione previste dall’art. 67 dello stesso D. Lgs. 59/2011;
  • I cittadini extracomunitari devono essere in possesso di un permesso di soggiorno, in corso di validità, che consenta l’esercizio di lavoro autonomo in Italia, secondo le vigenti normative.

Requisiti oggettivi

  • Destinazione d’uso “Industriale/Artigianale” dei locali in cui si insedia l’attività (per le lavanderie ad uso civile è consentita anche destinazione d’uso “Commerciale”);
  • Assenza della dichiarazione di inagibilità dei locali da parte di specifica ordinanza sindacale dei locali in cui viene insediata l’attività, o, nel caso di precedente dichiarazione di inagibilità degli stessi, successivo deposito di certificato di agibilità atto a superare l’ordinanza;
  • Rispetto dei requisiti igienico-edilizi richiamati dal Regolamento edilizio comunale, dal D. Lgs. 81/2008 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e da ogni altra normativa vigente in materia;
  • Rispetto dei limiti acustici previsti dalla zonizzazione territoriale acustica, attestato da certificazione di impatto acustico, redatta da un tecnico abilitato iscritto in apposito albo regionale, ai sensi della legge 447/95 e L.R.T. n. 89/1998 o da dichiarazione sostitutiva di atto notorio ex art. 37 e 76 DPR 445/2000 ai sensi dell’art. 4, comma 2, del D.P.R. 227/2011, a meno che l’attività non rientri nell’elenco di cui all’allegato B del D.P.R. 277/2011 e sia quindi esclusa dall’obbligo di presentazione dell’impatto acustico;
  • Rispetto delle norme ambientali e relativo possesso di autorizzazioni specifiche (esempio: autorizzazione allo scarico in fognatura) se l’impresa è soggetta all’ottenimento delle stesse ai sensi del D. Lgs. 152/2006;
  • Previo adempimento degli obblighi prescritti dalla normativa antincendio (possesso C.P.I. o presentazione Scia ai fini della sicurezza antincendi), qualora l’attività esercitata rientri nelle ipotesi di cui all’Allegato “I” del D.P.R. 151/2011).

Come si ottiene

Termini, scadenze, modalità di presentazione della domanda

Ai fini della presentazione delle pratiche al SUAP, il modulo è reperibile direttamente implementato all’interno del Sistema Telematico di Accettazione Regionale (STAR), utilizzando il codice attività 96.01.2R.

 

Attività di tintolavanderia a lavorazione manuale/meccanica

SCIA

 

In caso di utilizzo di impianti di produzione calore alimentati a combustibile solido, liquido e gassoso

SCIA unica

 

Scarichi di acque reflue industriali in caso di impiego di lavatrici ad acqua analoghe a quelle di uso domestico e che effettivamente trattino oltre 100 kg di biancheria al giorno

SCIA condizionata


Note

Segnalazioni e precisazioni

Normativa di riferimento:

  • Legge 22 febbraio 2006 n. 84 “Disciplina dell’attività professionale di tintolavanderia” (in “Allegati e documenti“);
  • Legge Regione Toscana 17 ottobre 2013, n. 56 “Norme in materia di attività di tinto lavanderia” (in “Allegati e documenti“);
  • Circolare n. 3656/C del Ministero Sviluppo Economico del 12/09/2012, art. 11 (in “Allegati e documenti“).

Responsabile

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Allegati e documenti


Modulistica

Semplificazione amministrativa – Moduli unificati e standardizzati per attività produttive


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